Il significato della parola Islam

Stamattina ho lavorato all’Arena Civica di Milano come tecnico del suono. La manifestazione che ho seguito era la cerimonia di chiusura del Ramadan islamico, l’equivalente della Pasqua cristiana. La cerimonia di per sè è stata breve, circa un’ora, ed è stato affascinante assistere a una manifestazione religiosa a cui non avevo mai assistito prima. Il programma è stato il seguente:

  • raduno dei fedeli nel campo dell’Arena
  • presentazione dei celebranti del rito
  • preghiera
  • sermone
  • sfollaggio

Innanzitutto ciò che mi ha colpito è stata la mole di persone che erano presenti: circa 15000 tra uomini donne e bambini; da notare che la religione islamica non conta solo fedeli dal medio oriente, gran parte infatti erano di origine africana e indonesiana. La seconda cosa che mi ha pietrificato è stata che all’inizio dei canti, un inserviente della comunità musulmana mi è venuto a chiedere di avere dei microfoni per la platea. Normalmente alle funzioni religiose è chi celebra che diffonde l’audio verso la folla, mentre loro mi chiedevano addirittura di zittire durante i canti il loro “parroco” perchè non aveva una bella voce! Stupito, e un po’ impaurito di commettere un errore, ho comunque eseguito l’ordine e il risultato è stato apprezzatto perfino dal parroco stesso. Il momento più solenne e sicuramente il più spettacolare è stato quello della shallah: è una preghiera liturgica, che è intonata dal loro “vescovo” e a cui tutta la folla risponde in coro, rigorosamente in arabo. E qui ho avuto la terza sorpresa: qualunque musulmano prega in arabo, cioè non hanno una traduzione delle loro preghiere nelle altre lingue. Affascinante il fatto che nigeriani, bangra, e marocchini stessero intonando le stesse litanie in un’unica lingua: qualcosa di impensabile per altre religioni ampiamente diffuse nel mondo. I video della preghiera principale qui di seguito:

A chi non avesse mai visto una cerimonia del genere, consiglio di assisterci. A chi non avesse mai pensato a partecipare attivamente e concretamente nella vita dei propri simili, consiglio di rifletterci.


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